Il Comitato di Quartiere – Entità astratta o stile di vita

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Rappresentare un quartiere come il nostro è davvero difficile, i problemi si accavallano si rincorrono in un moto inesauribile, appena hai la sensazione di aver fatto qualcosa di importante ecco che una nuova grana si profila all’orizzonte.

Oggi però mi sento davvero soddisfatto, appagato, come quando ci arrivò l’esito della sentenza contro il Consorzio di Bonifica, o come quando ho visto mettere le coperture ai depuratori della Centrale del Latte, o come quando ci comunicarono che avrebbero iniziato i lavori per avere l’ADSL, o come alle inaugurazioni dell’asilo nido, della materna e della scuola media.
Ma oggi c’era qualcosa di diverso, un qualcosa in più (anche qualche Pulmino in più!!!).
Quelle mamme felici, le strette di mano, gli abbracci sinceri e tutti quei visi sorridenti che risaltavano sotto la pioggia e nella confusione di decine di persone che si incontrano festanti, possono essere racchiusi in una sola parola: consapevolezza!
Abbiamo dimostrato agli altri e soprattutto a noi stessi che il quartiere è vivo, non è un dormitorio, che le persone sanno essere determinate, che vogliono mettersi in gioco anche quando c’è il rischio di beccarsi qualche insulto o peggio una denuncia.
Questo è il miglior risultato che il C.d.Q. poteva ottenere, che io stesso non speravo di conquistare e invece, fortunatamente, mi sbagliavo.
L’emozione era tanta e forse è trapelata, me ne sono accorto dalle tante volte che ho perso il filo del discorso e dalle parole che non sono riuscito a tirare fuori dalla mia testa.
E sì che di cose da dire ne avevo tantissime, ne ho tantissime, ma questi moneti sono come la pubblicità della Mastercad, non hanno prezzo.
E quindi vanno apprezzati e assaporati fino all’ultimo sorso.
Vi ringrazio tutti per l’affetto che ci dimostrate continuamente e non smetterò mai di ringraziare tutte le persone del Comitato che insieme a me condividono gioie e sacrifici, elogi e malignità, soddisfazioni e preoccupazioni.
E che, soprattutto, continuano a sopportarmi, nonostante il mio carattere, nonostante i miei limiti. Sono fiero di rappresentare coloro che mi stimano e mi vogliono bene.

Ricordatevi sempre che l’Unione fa la Forza.

Il Presidente dell’A.S.S.C. Casal Monastero
Alessandro Zaghini

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