Il campo nomadi a Casal Bianco non si farà

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Un mese di forte mobilitazione che ha visto letteralmente “soffrire” tutta la popolazione per la paura che venisse creato un nuovo campo nomadi a Settecamini non era stato sufficiente affinché il Sindaco e/o il Prefetto esprimessero ufficialmente parere contrario.

C’è voluto l’episodio di stupro di Guidonia per fare pronunciare il prefetto?

Il Messaggero del 27 gennaio riporta con chiarezza le sue parole:
“………Gli abitanti dicono che non ne possono più e che vogliono una vita, «senza dovere avere paura». Temono che alle porte della città arrivi un campo nomadi, ma il prefetto, nella riunione di ieri, ha anche detto di no a qualsiasi ipotesi di trasloco di campi nomadi nella zona di Casal Bianco. Da un mese gli abitanti di Guidonia hanno paura che ad aggravare una situazione già pesante possa arrivare a pochi metri dal confine della città uno dei campi rom in via di trasferimento da Roma come il Casilino 900. Si era fatta insistente la voce che l’area prescelta potesse essere un terreno di trenta ettari a Settecamini, che di fatto lambisce i quartieri di Setteville e Marco Simone. «Non c’è nessuna ipotesi in questo senso – ha assicurato il prefetto – non mi è stata sottoposta nessuna area e il Comune di Roma non ha mai inserito Settecamini tra eventuali proposte».
Solo ora “IL PREFETTO NEGA TUTTO”. Perché non lo ha fatto prima e invece ha lasciato crescere la protesta e con essa la sofferenza e il disagio della gente?

QUESTO COMPORTAMENTO NON E’ NUOVO!!!
La stessa identica cosa era accaduta nel giugno 2007: un mese di forte mobilitazione popolare contro l’ipotesi di un nuovo campo rom nella stessa zona di Settecamini, annunciata e sostenuta dalla stampa senza che mai il Sindaco Veltroni si pronunciasse esplicitamente.
Alla fine, la mobilitazione era montata con una manifestazione di oltre 1.000 persone nella Piazza di Setteville, una petizione popolare di 13.000 firme raccolte in pochi giorni, un’aggressiva partecipazione della gente al Consiglio del V Municipio e un articolo sul quotidiano La Repubblica in cui si minacciava di indire un referendum per creare un Comune indipendente di “Roma Est” (http://roma.repubblica.it/dettaglio/Settecamini-firme-e-proteste-contro-linsediamento-rom/1327085)
Fu necessario tutto questo per indurre il Sindaco Veltroni, che due giorni dopo doveva presentare a Torino la sua candidatura per il nascente Partito Democratico, a invitare Comitati e cittadini in Campidoglio affrettandosi a smentire tutto: “….nel territorio di Settecamini non è previsto nessun nuovo campo nomadi e le notizie circolate negli ultimi tempi sono tutte infondate.”

PURTROPPO QUESTA E’ UNA VITTORIA A META’: Il Prefetto vuole ampliare il campo nomadi di Salone.
Il prefetto ha reso noto (Il Messaggero del 27 gennaio) il nuovo piano per i campi nomadi:
DA TRASFERIRE: Secondo il piano comunale saranno chiusi i campi casilino 900, tor de’ cenci, via della martora, via del foro italico, la monachina e via del baiardo.
DA AMPLIARE: due i campi nomadi attualmente funzionanti per cui è previsto un ampliamento: si tratta degli insediamenti di SALONE e della cesarina
DA REALIZZARE: il trasferimento dei nomadi dai campi in via di chiusura potrebbe portare il prefetto a disporre l’apertura di due o tre nuovi insediamenti

Questa decisione è inaccettabile perché il Prefetto, evidentemente, non conosce i retroscena della Stazione di Salone. E non sa che così preclude, tra l’altro, l’utilizzo della Stazione di Salone che aprirà il 23 febbraio prossimo e creerà grossi problemi a tutti i pendolari che utilizzano questi treni.

Perciò la lotta continua…almeno finché POLITICI e AMMINISTRATORI non si preoccupano di conoscere le situazioni locali prima di prendere qualsiasi decisione.

A.S.S.C. Casal Monastero
Il Direttivo

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